IL BAMBINO FERITO

Dopo tale ritrovamento , del " Bambino Ferito ", come affettuosamente oramai è ricordato dalla popolazione, non si seppe più niente per tanti anni. Lo stesso venne ritrovato poi alcuni anni fa in una cripta seminascosta dell'Abbazia e suscitò viva commozione, tanto che la locale Associazione Carabinieri lo ha moralmente "adottato" studiando una sua adeguata collocazione all'interno del Chiostro dell'Abbazia.

 

Domenica 11 settembre, in occasione della "Giornata della Memoria", il Sindaco del Comune di SAN GODENZO, Alessandro Manni, ha inaugurato insieme ai Carabinieri in congedo della locale Associazione presieduta da Cleto Zanetti, una teca in legno e vetro disegnata dall'Architetto Francesca Pini e realizzata dall'artigiano Adriano Cheli, in cui verrà posta e collocata una statuetta ottocentesca in gesso raffigurante un Bambino Gesù. La stessa fu estratta dalle macerie della canonica il 4 marzo 1945 dal parroco di allora Don Melani che scavava insieme agli altri fra quelle che erano state le mura dell'abitato di SAN GODENZO distrutto completamente l'11 settembre 1944 dai tedeschi per contrastare l'avanzata dell'VIII^ armata britannica.

 

La statuetta, di particolare bellezza, è mutilata e ferita negli arti e nel corpo dalle esplosioni e di proposito si è voluto lasciarla in tale stato proprio per la sua originalità, per la sua storia, per il suo significato, per quel grande ed attuale messaggio che continua a dare in un impegno di ricostruzione e sopravvivenza di un piccolo comune di montagna che sembra non aver mai termine.

Ultimo aggiornamento: Lun, 30/11/2015 - 12:18