martedì 14 settembre 2021
A RICORDO DELLE MANIFESTAZIONI PER I 700 ANNI DELLA MORTE DI DANTE ALIGHIERI, MARTEDI’ 14 SETTEMBRE ALL’ACQUACHETA SCOPRIMENTO DI UNA TARGA E INTALLAZIONE DI UN’OPERA D’ARTE DI VALERIO MIRANNALTI DI FIESOLE
Per ricordare le manifestazioni dello scorso 12 giugno 2021, organizzate dall’apposito Comitato intercomunale e interregionale e denominate “Giornata dantesca all’Acquacheta”, con oltre 350 partecipanti e decine di autorità romagnole e toscane, martedì prossimo 14 settembre una delegazione dello stesso Comitato si recherà all’Acquacheta per scoprire una targa sopra la cascata dantesca ed installare sulla cascata minore del Lavane un’opera d’arte (“Diavoletto rosso”) dell’artista di Fiesole Valerio Mirannalti. La delegazione, formata dai sindaci di San Godenzo, Marradi e Portico e San Benedetto, rispettivamente Emanuele Piani, Tommaso Triberti e Maurizio Monti, dal presidente del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Luca Santini, e da diversi accademici degli Incamminati, guidati dal tesoriere Giancallisto Mazzolini, si ritroverà alle ore 10 nella Piana dei Romiti per una breve cerimonia, completando così la manifestazione apertasi in giugno con grande successo sia presso il pubblico sia presso i media delle due Regioni coinvolte. Commentano a questo proposito i tre sindaci Piani, Triberti e Monti: “Con la manifestazione del 12 giugno, che completeremo il 14 settembre, abbiamo reso omaggio a Dante in uno dei luoghi più importanti del suo esilio. Infatti, la zona dell’Acquacheta, con la cascata e l’eremo dell’abbazia di San Benedetto in Alpe e l’abbazia di San Godenzo, dove l’8 giugno 1302 si tenne il convegno dei fuoriusciti guelfi Bianchi e ghibellini, resterà sempre fra i luoghi che accolsero l’Alighieri in esilio al pari di altre città come Arezzo, Forlì, Verona e Ravenna”. Aggiunge Giancallisto Mazzolini: “Noi dell’Accademia lasciamo all’Acquacheta l’opera d’arte “Diavoletto rosso” donata dall’artista Valerio Mirannalti, come segno indelebile in omaggio al padre della lingua italiana, come fu nel 1934 l’iniziativa curata da Gilberto Bernabei, allora giovane commissario prefettizio di Portico e San Benedetto, e più tardi instancabile sindaco di Modigliana e presidente degli Incamminati”. Commenta l’artista Mirannalti: “La statua (70 cm di altezza) da installare sulla cascata del Lavane raffigura un demone, una figura umana dal colore rosso acceso, che sta a simboleggiare l’ingresso a Malebolge. L’opera prende nome dall’iscrizione infernale che Dante e Virgilio leggono in apertura del terzo canto (“Per me si va tra le genti dannate…”), una parafrasi dell’iscrizione che diventa l’accesso all’Inferno”. Il titolo dell’opera ‘Diavoletto rosso’ diventerà anche un hastag sui social.